Il sistema vulcanico sabatino risale a oltre 500.000 anni fa ed è testimoniato dalla presenza nella zona di materiali di chiara origine vulcanica come tufo, pozzolana e peperino. La zona si estende dai monti della Tolfa e dai rilievi del Cerite-Manziate, ai monti Cornicolani e al Soratte.
L’attività vulcanica di tipo esplosivo si spostò da Morlupo e Castelnuovo di Porto verso Sacrofano e l’attuale lago di Vico dove le esplosioni continuarono per circa 200.000 anni provocando il crollo vulcano-tettonico per svuotamento del sottostante bacino magmatico che è all’origine della formazione della conca, successivamente riempita dall’acqua dell’attuale lago di Bracciano. Tuttora nella zona si possono individuare una serie di crateri vulcanici: Stracciacappe, Trevignano, Oriolo, Vigna di Valle e Baccano. I bacini di Stracciacappa e del Baccano, sono stati drenati e bonificati nei secoli scorsi dando l’avvia ad attività agricole pastorali.
I bacini lacustri si alternano a modesti rilievi che delimitano al “zona Sabatina”. le altezze massime le troviamo a a Rocca Romana (609 m) ed il Monte Termine (590 m).
Tutta l’area del territorio Sabatino è stata di recente compresa nel Parco Regionale di Bracciano e Martignano (circa 16.600 ettari) per tutelarne il patrimonio naturale, artistico e storico.
Le rive del lago soprattutto nella “zona umida” delle “Pantane” a Trevignano ospitano uccelli come i germani reali, le folaghe, gli svassi nelle due varietà maggiore e minore, il moriglione, tipica anatra tuffatrice, il cormorano, l’airone cinerino, le garzette, la pesciaiola, la strolaga mezzana e la moretta tabaccata che insieme al fistione turco rappresentano specie assai rare. Tra gli uccelli tipici del canneto e delle fasce riparali ricordiamo il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, il pendolino.
Ricca la lista dei rapaci presenti nella zona : il falco di palude, il nibbio bruno, le albanelle e nel periodo migratorio invernale il falco pescatore.
Nei boschi si trovano il picchio rosso minore, il picchio verde, lo sparviere, l’upupa, il rigogolo.
Tra il 2000 ed il 2002 sono stati censiti più di 10.000 uccelli acquatici. Per la presenza di uccelli acquatici il complesso dei due laghi risulta nel Lazio inferiore solo al Parco Nazionale del Circeo.
L’albero più diffuso sul territorio è senza dubbio il castagno (Castanea sativa), introdotto in epoca romana o antecedente, proveniente dall’Asia Minore. Le colline tra Bracciano, Trevignano e Bassano romano sono coperte in prevalenza da castagneti e questo tipo di bosco si estende anche a nord della Rocca Romana nel comune di Sutri.
Al castagno seguono come presenza sul territorio i lecci, i faggi (faggeta di Oriolo e di Monte Termine), le quercie e gli agrifogli.
Tra gli animali è presente il raro muflone, i cinghiali, gli istrici, i daini ed i tassi, la volpe, la faina, la donnola, il ghiro, il moscardino, la martora e la puzzola.
La nutria, proveniente dal sud America ha nidificato sulle rive del lago, introdotta da allevamenti di animali da pelliccia.
Il lago
Il 35% dell’intera superficie del parco dei laghi di Bracciano e Martignano è occupato dai due rispettivi laghi. Il primo raggiunge profondità di 165 m. ed è popolato da foreste di alghe verdi (Characee) che occupano estese superfici fino a circa 20 m di profondità nei quali nidificano vari pesci, favoriscono la riproduzione degli invertebrati e contribuiscono all’alimentazione degli uccelli acquatici.I pesci del lago hanno subito notevoli modificazione con l’immissione di specie non europee come la gambusa e il persico sole che si aggiungano a pesci tipici come il luccio, il coregone originario dei laghi prealpini, la tinca, la scardola, la rovella, il persico reale.
In corso di costruzione una pista ciclabile intorno al lago.
Itinerari consigliati dall’Ente Parco:
A piedi
Tra gli itinerari più belli: la faggeta di Oriolo, l’area di Monte Termine (Bassano Romano), la riva ed i pendii vulcanici del Lago di Martignano, la cima ed i boschi della Rocca Romana, il punto più alto del parco.
In bicicletta
In mountain-bike consigliamo l’itinerario da Calandrina, attraverso i boschi di Bassano fino a raggiungere Oriolo Romano; molto gradevole l’area del lago di Martignano e le zone boschive tra Sutri e Bassano.
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INFORMAZIONI PARCO
Sede: Via A. Saffi, 4/A – presso il Comune di Bracciano
Sito Internet: www.parcobracciano.it
E-mail: bracciano.martignano@parchilazio.it info@parcobracciano.it
Superficie: 16.600 ettari
Provincia: Roma e Viterbo
Tel. 06.99801176
mail certificata: parcobracciano@regione.lazio.legalmail.it